Cronisti Scalzi » giornalista
Il blog Cronisti scalzi è un luogo di incontro di idee, riflessioni, articoli e progetti per costruire insieme una comunità di pensiero e di azione.
Giancarlo Siani. Santo per un giorno e dimenticato tutto l’anno. I giovani devono sapere. Di Pasquale Testa
Oramai è diventato un rito liturgico, quello di testimoniare, in questi giorni, prima del 23 settembre, con grandi parate di celebrazioni, l’anniversario della morte di Giancarlo Siani, censurato a morte dalla camorra per i suoi martellanti articoli contro i loro affari e complicità con la politica.
La Promessa, il romanzo di Gianlivio Fasciano, che rende giustizia alla vita. Di Maria Rizzi.
Ho ricevuto in dono da Gianlivio Fasciano la sua ultima Opera, il romanzo “La Promessa” di Iod Edizioni, e ho rivisto in una serie di flash back la lunga storia di amicizia con l’Autore. Attraverso la lettura dei testi precedenti, come “La vite e la vela”, “Il tempo delle ciliegie”, il racconto “Tempo, sì grazie…”, e grazie alla frequentazione di Gianlivio, presi atto che si trattava di un giovane che rispondeva a un’ infanzia e a un’adolescenza sofferte sfidando se stesso. Era cresciuto con il proposito di ottimizzare ogni attività che intraprendeva. E si può dire che è riuscito nell’impresa
Gli studenti raccontano i Beni Comuni di Napoli, a cura di Paola Lattaro
Quando mi hanno chiesto di parlare di scuola su questo blog, ho pensato che il modo migliore per farlo fosse attraverso le voci dirette degli studenti. Così ho chiesto a un gruppo di studentesse, con le quali quest’anno ho portato avanti un percorso sui beni comuni e, in particolare, sui Beni Comuni di Napoli, cioè spazi urbani destinati a un uso civico collettivo, di raccontare quanto da loro vissuto. Hanno accettato con entusiasmo di condividere qui l’esperienza che le ha portate alla scoperta di questa bella realtà partenopea e la descrizione di quella che per loro è stata una pagina significativa di scuola
Non si può chiamare guerra la guerra? di Giovanni Savino
Giovanni Savino, docente universitario napoletano di Storia contemporanea e specialista di nazionalismo russo, che, subito dopo l’attacco di guerra all’Ucraina, è andato via da Mosca in treno e bus: ha affrontato 19 ore di viaggio per atterrare, la sera del 5 marzo, a Capodichino. Ecco la sia testimonianza.
Russia. Un buon giornalista è un giornalista morto.
Liberta di Stampa e democrazia. Da trent’anni, da tutti i paesi dell’ Unione Europea, che hanno preferito fare affari con Putin, anziché ascoltare il grido di dolore di migliaia di giornalisti indipendenti russi, che sin dal 1993, sono stati perseguitati, aggrediti, minacciati, incarcerati e uccisi
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