Emilia Santoro
è nata a Napoli il 23 ottobre del 1959.
Negli anni novanta sono stati pubblicati suoi racconti sulle riviste letterarie Linea d’Ombra e Dove sta Zazà, entrambe dirette da Goffredo Fofi. Sempre in quegli anni, la sua raccolta di poesie Macramè viene segnalata nella rivista di ricerca letteraria Anterem.
Nel 2006 pubblica il romanzo La sparizione (Manni Editore), che incarna il dramma della scomparsa di un paese e cerca di salvarne le storie.
Nel 2013 vede la luce il suo secondo romanzo Asino senza lingua (Homo scrivens Editore), in cui si percepisce un’umanità oramai trasformata dalle emergenze ambientali e democratiche. Infatti nel 2008 in piena crisi dei rifiuti in Campania, scrive con Ettore Latteri il dossier Chiaiano. Emergenza ambientale e democratica (reperibili in rete).
Dal 1983 insegna nella scuola pubblica a Marano di Napoli e trascorre metà della sua vita con i bambini apprendendo dai loro linguaggi.
Negli anni novanta sono stati pubblicati suoi racconti sulle riviste letterarie Linea d’Ombra e Dove sta Zazà, entrambe dirette da Goffredo Fofi. Sempre in quegli anni, la sua raccolta di poesie Macramè viene segnalata nella rivista di ricerca letteraria Anterem.
Nel 2006 pubblica il romanzo La sparizione (Manni Editore), che incarna il dramma della scomparsa di un paese e cerca di salvarne le storie.
Nel 2013 vede la luce il suo secondo romanzo Asino senza lingua (Homo scrivens Editore), in cui si percepisce un’umanità oramai trasformata dalle emergenze ambientali e democratiche. Infatti nel 2008 in piena crisi dei rifiuti in Campania, scrive con Ettore Latteri il dossier Chiaiano. Emergenza ambientale e democratica (reperibili in rete).
Dal 1983 insegna nella scuola pubblica a Marano di Napoli e trascorre metà della sua vita con i bambini apprendendo dai loro linguaggi.