Pasquale Lubrano Lavadera
PASQUALE LUBRANO LAVADERA
Nasce a Procida (Napoli) il 29/10/1944, frequenta l'Università di Napoli e si laurea in Matematica. Inizia la sua attività artistica come pittore nel 1964. Le sue opere si trovano in numerose collezioni private d'Europa. Nel 1978 incontra Mario Pomilio al quale sarà legato da forte amicizia. Grazie a Pomilio entra in rapporto con Prisco, Montesanto, Chiusano, Luzi, Marabini e Desiato ed intraprende l'attività di scrittore e pubblicista con alcuni libri reportage, tra i quali: "Signurì, Signurì: tra gli scolari della Napoli che non conta" (1978). Pubblica poi oltre dieci racconti, romanzi e traduzioni dal 1993 al 2022, tra i quali "L'isola davanti al mare" (1993), "I ragazzi non sanno odiare" (1998), “Procida nel cuore, la mitica isola negli epistolari di Juliette Bertrand” (2011), “Dare un senso alla vita, l’esperienza di Maria Michela Di Costanzo” (2013), “Il coccio Azzurro” (2016), “Alberta Levi Temin, finché avrò vita parlerò” (2018), “Ritrovarci nella Brasserie Lipp” (2019), “Graziella” di Lamartine (2021), e infine nel 2022, “Anna Maria Ortese e l’isola di Procida, storia di un epistolario”. Ha collaborato e collabora alle riviste nazionali "Città Nuova", "Nuova Umanità". Attualmente vive e lavora a Procida dove è tra i fondatori dell’ Associazione culturale Isola di Graziella (SPA)