PIETRO DEL RE | UN PO' PIÙ A SUD. RACCONTI AFRICANI

UN PO' PIÙ A SUD

PIETRO DEL RE

Inviato degli Esteri di «Repubblica», e uno dei pochi giornalisti di terreno oggi attivi, ha visitato una trentina di Paesi africani. Sul terreno, ha seguito conflitti in Somalia, Sud Sudan, Libia, Congo, Nigeria e nel Sahel. Nei suoi servizi giornalistici ha raccontato le storie di donne, uomini e bambini, vittime provocate dalle guerre, dalla carestia, da Ebola o dall’Aidsche. È stato in una ventina di affollatissimi campi profughi, negli ospedali più malconci del pianeta e in grandi città in cui la notte non c'è un solo lampione acceso.

«Eppure sono sempre felice di decollare verso Bamako, Dakar o Addis Abeba, perché credo che l'incontro con gli ultimi ci renda migliori e perché con il loro sorriso gli africani più bisognosi e malandati non ti fanno mai pesare la loro sfortuna».

UN PO' PIÙ A SUD. RACCONTI AFRICANI

Il catalogo Un po' più a Sud. Racconti africani di Pietro Del Re raccoglie quaranta foto a colori corredate da narrazioni dal campo. Uno straordinario viaggio fatto di immagini e parole dal Camerun, Etiopia, Fiume Oro, Libia, Mali, Mozambico, Congo, Sahara Occidentale, Sierra Leone, Somalia, Sudan, Sud Sudan, Uganda, Zimbabwe. I testi introduttivi del catalogo sono di Lucio Caracciolo, direttore di Limes, rivista italiana di geopolitica, e di Denis Curti, direttore artistico della Casa dei TRE OCI e fondatore a Milano di Still, uno spazio multifunzionale sulla fotografia.

Le pagine del catalogo sono state impresse su carte Fedrigoni: gli interni su Carta X Per White da 140 grammi e su Carta Symbol Tatami White da 150 grammi. La copertina impressa su Carta Symbol Tatami White da 250 grammi. La stampa è a 6 colori CMYK + PANTONE P15-12 U + Nero Profondo.

 

Dentro queste fotografie, Pietro Del Re è riuscito a creare uno spazio per un nuovo alfabeto che fa dell’empatia un possibile linguaggio universale.

DENIS CURTI

NELLE TERRE PIÙ GIOVANI DEL MONDO

Le foto di Pietro, di stupefacente pregnanza, mai banali, sempre parlanti, ci portano non nell'Africa, che non esiste, ma nelle mille Afriche […] Fra meraviglie e orrori, guerre e miracoli di solidarietà. Quanti volti di bambini o adolescenti, a rammentarci che siamo nelle terre più giovani del mondo. Dove purtroppo per molti è vietato invecchiare. Forse qualcuno di loro verrà da noi, forse è già qui. Anche se per la grandissima maggioranza degli africani il sentiero migratorio, ovvero il viaggio alla ricerca di una vita vera, dotata dell’ingrediente essenziale di ogni esistenza – la speranza – si fermerà a pochi chilometri dalla partenza. E terminerà comunque entro le coste di quella enorme isola che è l'Africa. [...]

(dalla prefazione di Lucio Caracciolo)



IMMAGINI PARLANTI
ALLE COSCIENZE DEI LETTORI

Questi "appunti fotografici" di Pietro Del Re, raccolti nel catalogo Un po’più a Sud, mirano a risvegliare le coscienze dei lettori, parlando direttamente al loro cuore. Perché quei mondi, che Pietro ferma nelle sue fotografie, sono ancora vivi e ci parlano.

Ecco la principessa profuga, bellissima ed elegante con il figlio in braccio, in un misero campo profughi presso Gambela, in Etiopia.

Il cooperante nero sulla piroga che lo porta dove ci sono malati da curare alla bell’e meglio, quasi senza medicine.

Il bibliotecario di Timbuctù che osserva fiero i manoscritti salvati dalla furia dei jihadisti locali; e poi i bambini soldato, tragedia costante dove il mestiere delle armi resta per molti una risorsa indispensabile se non ci si vuole rassegnare alla povertà più abietta.

Pietro Del Re ci invita a cambiare lo sguardo sulle mille Afriche, perché ogni volto dell'Africa ha dentro di sè una grandissima vitalità e forza, perché quello interessa agli africani è la vita.


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