Oggi più che mai, è necessario sostenere il progetto della Biblioteca Sociale Annalisa Durante, situata nel cuore di Forcella, uno dei quartieri più fragili di Napoli. E proprio oggi, all'indomani dell'omicidio di Emanuele Durante, un giovane di appena vent'anni ucciso in un agguato di chiara matrice camorristica, questo sostegno assume un significato ancora più urgente e profondo.
Non dobbiamo avere timore o esitazione nel parlarne. Non dobbiamo arretrare di fronte alla violenza che si è abbattuta su un ragazzo appartenente alla famiglia Durante.
Dobbiamo invece trovare il coraggio, l'orgoglio e l'umiltà per riflettere su ciò che è accaduto e chiederci cosa possiamo fare ancora di più.
Forcella, la cultura come antidoto alla criminalità
Da ventiquattro anni, dopo la tragica morte di Annalisa Durante, la Biblioteca Sociale a lei intitolata rappresenta un presidio di cultura, legalità e speranza per il quartiere. Attraverso la lettura, l'educazione e l'aggregazione sociale, ha promosso percorsi di crescita per bambini, adolescenti e giovani, cercando di sottrarli alla spirale della criminalità.
L'omicidio di Emanuele Durante riporta in primo piano la domanda cruciale: la cultura e l'educazione possono davvero cambiare il destino dei giovani a rischio? Noi crediamo di sì, ma affinché ciò accada sia necessario rafforzare e consolidare progetti come la Biblioteca Sociale Annalisa Durante.
L'omicidio di Emanuele Durante: una chiamata alla responsabilità collettiva
La sua morte non può essere considerata un caso isolato o un destino individuale. È la dimostrazione che il lavoro per sottrarre i giovani alla criminalità deve essere ancora più incisivo, strutturato e sostenuto con risorse adeguate.
Questo non è il fallimento dell'Associazione Annalisa Durante, ma un richiamo per tutti coloro che lavorano nel mondo della cultura, dell'educazione e della legalità aiutando si rafforzino le strategie di prevenzione e inclusione. Scuole, associazioni, istituzioni e operatori culturali devono interrogarsi sul proprio ruolo e assumersi la responsabilità di costruire percorsi più incisivi e misurabili.